
LA COMMISSIONE LAVORO DELL’ARS, I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI E IL PIANO PER IL PERSONALE (CHE NON C’È)
Oggi 15 ottobre 2019 la V Commissione dell’Assemblea Regionale Sicilia si riunisce alle 15 con un solo punto all’ordine del giorno: “Audizione dell'Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali ed il lavoro in merito alla vertenza inerente gli operatori degli ex Sportelli Multifunzionali.”
L'audizione in sé non sarà risolutiva di alcunché, ma può essere l'occasione per fissare alcuni punti.
A seguito dei percorsi legislativi nazionali innescati dal “reddito di cittadinanza” firmato Movimento 5 Stelle, è stata programmata l’assunzione in tutte le regioni italiane di un certo numero di operatori nei centri per l’impiego attraverso opportuni concorsi pubblici.
Per quanto riguarda il succitato punto all’OdG, è probabile che l’attenzione dei partecipanti si concentri su tali concorsi, che dovrebbero svolgersi uno all’anno per 3 anni consecutivi. Ma questi concorsi sono LA soluzione della menzionata “vertenza”? Possono solo essere una molto parziale opportunità, visti i numeri previsti, e per giunta nel corso di anni. Però da sei anni a questa parte nessun piano è stato prodotto dalla Regione Siciliana per il personale degli sportelli multifunzionali soppressi nel 2013, personale in possesso di contratto a tempo indeterminato e di tutele legali.
Tra l’altro, il concorso (i concorsi) è stato presentato dall’esecutivo regionale oltre che come soluzione per gli operatori dei soppressi sportelli multifunzionali, anche come un’opportunità di progressione verticale per gli operatori di categoria A e B dei centri per l’impiego, attraverso la riserva di un congruo numero di posti e come opportunità per giovani laureati “di mettere a profitto il proprio titolo” nei servizi per l’impiego della Regione. A questi aggiungiamo i navigator idonei ma non contrattualizzati, che credono di aver superato un concorso pubblico, e invece si trattava di una selezione di una S.p.A. partecipata e quindi di diritto privato, che credono gli possa dare titoli per avanzare pretese sui concorsi suddetti.
Per il primo concorso sono previsti 277 posti a tempo indeterminato. Sembra che per dare concretezza ai miraggi di tutti questi posti dovrebbero essere almeno moltiplicati per dieci.
Detto questo si supporrebbe che i rappresentanti dei lavoratori “in vertenza” da anni vogliano metaforicamente ribaltare i tavoli pretendendo un piano per tutto il personale, con soluzioni articolate, visto che inseguire la soluzione unica per 6 lunghi anni ha prodotto il nulla cosmico.
E invece no. Ci si accapiglia per essere presenti in commissione, oggi. I rappresentanti presenti vengono additati da altri come rappresentativi del nulla, tra gli altri da lavoratori mai concretamente costituitisi in una organizzazione formale e che pretendono di essere gli unici veri rappresentanti della categoria, senza avere mai ricevuto alcuna formale investitura da alcuno né avere mai prodotto risultati minimamente significativi, se non l’attenzione mediatica su sé stessi indebitamente indicati frequentemente da vari organi di stampa come “I” rappresentanti della categoria.
Ebbene no: gli operatori provenienti dai soppressi sportelli multifunzionali e iscritti a Itinerari per il Lavoro non sono rappresentati da questi soggetti informalmente aggregati. Da loro ci dividono stile, contenuti, proposta, linguaggio, prospettive, visione. E forse anche altro.
Invocano unità della categoria ma attaccano chiunque non si allinei a loro e non li consideri gli unici legittimati, anziché cercare il dialogo e una linea comune, ad esempio, con i soggetti che saranno presenti oggi in V Commissione. No, Itinerari per il Lavoro NON CI STA.
Print article | This entry was posted by Itinerari on 15.10.2019 at 12:45:00 . Follow any responses to this post through RSS 2.0. |