LE MISTIFICAZIONI SU PIANO GIOVANI E TIROCINI

Senza entrare in eccessivi dettagli tecnici, vogliamo dire la nostra in merito al rituale starnazzare delle immancabili oche capitoline sulle presunte nefandezze perpetrate ai danni dei poveri giovani siciliani aspiranti tirocinanti con risorse a valere sul “Piano Giovani” e non già, come avviene in regioni certamente più virtuose, a spese dei soggetti ospitanti.

La famigerata delibera della Giunta Regionale, la n. 350/2015, prevede che la altrettanto famigerata “priorità 3” venga rimpinguata in misura non esattamente scandalosa per far fronte alla riammissione a seguito di contenzioso di progetti già esclusi. Niente a che vedere, quindi, con i “risarcimenti” di cui qualche “anima bella” va cianciando.

Nel contempo, l’allegato 2 della suddetta delibera risulta così denominato: “PIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO IN SICILIA: OPPORTUNITÀ GIOVANI - Mantenimento della strategia complessiva attraverso altri programmi”, con buona pace dei professionisti delle urla contro il furto con destrezza.

Noi non consideriamo la misura del tirocinio così come attuata finora in Sicilia uno strumento di sviluppo né un investimento sui giovani, ma solo l’ennesima trovata illusionistica su cui si sono fiondati i soliti nani, guitti e ballerine per barattare la dignità dei siciliani con false speranze e inconsistenti prospettive. Altra e diversa è la gestione che si fa dei tirocini laddove si intende agire con efficacia e si pratica un’attuazione virtuosa delle politiche attive del lavoro. Tuttavia questa delibera di giunta non li elimina affatto, e quindi chi in buona o malafede crede in questa fantasmagorica misura, sarà accontentato. Mantenendo comunque il diritto e la possibilità di continuare a starnazzare per tutto e per il contrario di tutto come crede.

Soprattutto quando all’orizzonte appare la possibilità di ripristinare qualche risorsa per il popolo dei lavoratori della formazione professionale, di cui è stata decretata, evidentemente, la soppressione.